Mi era completamente sfuggito l’affaireFabioVolo versus ArianaGrande. Un po’ perché non mi interesso né dell’uno, né dell’altra; un po’ perché sono reduce da giornate piuttosto impegnative che mi hanno alienata dall’indignazionismoquotidiano, ovverosia quel fenomeno squisitamente contemporaneo che ogni 24 ore s’avvita attorno a un tema differente.
Per fare un’agile sintesi: FabioVolo ha detto una cazzata, l’ha detta male, l’ha detta a microfono aperto, in una radio nazionale e con una certa superficialitàprovinciale che, d’altra parte, è da sempre la sua cifra caratterizzante (una delle ragioni per cui è molto amato, e molto odiato). Ne è conseguito un discreto shit-storm (cioè tempesta di merda) e pare che abbia ricevuto insulti e auguri di morte, cancro e altre robe così, con la consueta morigeratezza degli utenti social. Molto bene.
Naturalmente, io penso che frasi come “Le donne sono come i fiori”, dunque a…
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