No non è bello. Proprio no. Ma cosa ci devo fare, dopo anni di capelli lunghi, adolescenza a jeans e toppe con chiodo di annata recuperato la mia anima rock non ha più casa. Dove cazzo è finita la spinta sudata controcorrente e diseducata del rock? Che ne è della demolizione iconoclastica del potere e del controllo delle nuove generazioni?
Non lo so, ma in un mondo dove tutto è fiction e pulp senza aver bisogno di pulp fiction il rock è stato completamente assorbito e digerito come un boa che si ingolla uno gnu senza corna. L’immagine dissacrante, la parola fuori luogo, lo stile di vita anti quotidiano sono diventati un dominio pubblico di qualsiasi consumatore.
Tutte Reunion al soldo dell’unico delirio di grandezza rimasto del rock: cash a palate . Ma che ce ne facciamo di queste porno-nostalgie del passato talmente trash (ogni riferimento ai Guns’n’roses è puramente casuale) che mia nonna e la nonna di mia moglie che sgranano rosari combattendo le malattie del nuovo millennio sembrano delle valchirie a confronto?
No grazie, non ho bisogno di fottuti eroi, nessuno vi ha mai chiesto di diventare delle divinità , dei punti di riferimento, dei portavalori laccati di onestà e integrità .
Potete drogarvi e ammazzarvi di quello che volete, tanto lo facciamo tutti solo con meno soldi.
Niente è che dovreste essere artisti. Cioè respirare la stessa merdosa aria che tutti respirano e trasformarla in una bomba di energia che ci fa muovere il culo e sentirci meno soli la mattina alle 7:39 quando siamo in macchina o in treno.
Non è che dovete essere intellettuali, no per l’amore di dio no. Non sto mica chiedendo di diventare delle pie anime da ascoltare per sentirmi più intelligente della massa. Ogni riferimento a chi spupazza nomi come De André & co.è ovviamente casuale. Per l’amore di dio non stiamo parlando di questa masturbazione narcisistica.
Stiamo parlando di una cazzo di botta nello stomaco che possono sentire tutti quando la micro rabbia del sentirsi collegialmente falliti ti prende e ti apre quello spiraglio di sensibilità ultraterrena che ti fa dire: fanculo, non mi avrete mai, io sono ancora vivo!
E allora non odi nessuno è tutto sublimato, cazzo hai cantato e suonato una cosa che mi riguarda perché in fondo ti stai donando a me che ti ascolto senza chiedermi niente in cambio.
E invece ti trovi con del fighettismo che si lamenta con il proprio manager che non ha avuto il premio che Mtv gli aveva promesso o perché la radio e i media lo hanno bistrattato. Che fallimento.
Non è un caso che negli ultimi anni il mio istinto di sopravvivenza mi stia facendo ascoltare hip hop.
Non me ne frega niente del moralismo “è di moda”
Quando il rock faceva volteggiare donne con le minigonne sopra teste impomatate di benestanti Usa teenager chiaramente era una moda ma aveva un sacco di cose da dire con il suo semplice esistere.
Un sacco di cose da dire. Caro rock, cazzo inventati un contro cazzo modo di dire delle cose.
Le vogliamo sentire. Sentire dentro come una pietra che rotola, come qualcosa che fischia nel vento, come un tuono, un fottuto occhio della tigre che si impossessa di noi, una preghiera per Gina e Tommy per resistere al precariato, una pioggia di novembre che ti allaga, un conto alla rovescia per un salto nel futuro, una fottuta paura del buio dove il signore della sabbia viene sconfitto a colpi di head-banging senza doversi minimamente fregare di come oggi sei vestito e pettinato.
Mi dispiace caro rock, ma queste good vibrations io ormai le sento più nell’hip hop.
Ci si becca sull’autostrada verso l’inferno, qualcuno sicuramente ha ancora qualche fottuta idea per tornarci, lo so. Io intanto aspetto, vorrei ….ma non posto.
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